La Vigilanza Metronotte d’Italia all’Ospedale di Sciacca.
Il servizio di vigilanza Metronotte d’Italia rinnova il suo impegno, potenziando la sicurezza negli ospedali della provincia agrigentina.
Dopo numerosi casi di violenza ai danni del personale medico registrati negli ospedali, l’Asp di Agrigento ha infatti deciso di estendere la vigilanza armata anche presso l’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca.
Lo scorso agosto in particolare, il nosocomio di Sciacca era stato protagonista di un’aggressione a discapito di un infermiere del pronto soccorso, vittima di percosse da parte di un uomo di Menfi. A seguito di numerose sollecitazioni, l’Asp ha così deciso di allargare il servizio di sorveglianza, in modo da garantire l’incolumità di cose e persone 24 ore su 24.
La nostra filiale di Agrigento, capitanata dal Comandante Giuseppe Giarratana, presidia già da tempo l’ospedale della città di Agrigento. Avvalendoci dell’esperienza tecnica e operativa delle nostre guardie giurate, siamo orgogliosi di poter garantire la massima sicurezza anche presso il presidio ospedaliero di Sciacca, attraverso un servizio efficiente, attivo giorno e notte per la durata di un anno e un totale di 8.760 ore.
Lieti dell’incarico ricevuto, ancora una volta le strutture pubbliche e private si confermano così a prova di aggressione grazie alla vigilanza Metronotte d’Italia.
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Furto di mail e password.
Il consiglio dell’esperto, cambiarle frequentemente.
Ci sono oltre 773 milioni di email e 21 milioni di password rubate. È il contenuto che si trovava in una cartella chiamata “Collection#1”, pubblicata sul servizio di archiviazione cloud, Mega. Secondo gli esperti si tratta di uno dei più grandi database di informazioni sensibili mai trovato. Nei giorni scorsi è stato rimosso, ma per ore le credenziali, usate dagli utenti di tutto il mondo sui siti più diversi, sono rimaste a disposizione di chiunque. A compromettere ancora di più il quadro il fatto che molti utenti usano la stessa password per diversi servizi.
“Le conseguenze di un accesso indesiderato ad un account compromesso possono essere di vario tipo”, avverte Sergey Lozhkin del Kaspersky Lab. “Si va dal phishing, conveniente dal punto di vista pratico, visto che i criminali informatici potrebbero inviare automaticamente email malevole a tutto l’elenco dei contatti di una determinata vittima, fino ad attacchi mirati per il furto delle identità digitali, la sottrazione di denaro o la compromissione dei dati sui social network”.
A tutti gli utenti si consiglia di controllare dil proprio account email per verificare se ha effettivamente subito delle violazioni attraverso il sito HaveIbeenpwned.com. La modifica delle password utilizzate per tutti gli account più importanti o sensibili (come quelli per l’Internet Banking, i pagamenti online o l’accesso ai social network), preferibilmente tramite un sistema di gestione delle password. Infine, l’uso dell’autenticazione a due fattori.